- Innanzitutto, prima di fare la nostra pratica yoga, è essenziale pulire il corpo, all'esterno ma anche all'interno. Quindi la prima cosa che facciamo la mattina prima degli asana è fare la doccia, lavarci faccia, denti, lingua, naso e svuotare il nostro corpo dagli scarti che ha accumulato la notte. Vescica e intestino devono quindi essere liberi. Se pratichiamo la sera, al posto della doccia possiamo sciacquare con acqua fresca le estremità del corpo, i genitali, il viso e la bocca.
- È importante che lo stomaco sia vuoto da almeno 3 ore.
- La pratica degli asana va eseguita con indosso vestiti comodi.
- Praticare su un tappetino o una coperta (non sintetici).
- L'ambiente in cui si pratica dovrebbe essere sufficientemente caldo, libero da forti odori e senza correnti d'aria.
- Durante la pratica respiriamo con il naso e non tratteniamo l'aria (a meno che non sia esplicitamente richiesto diversamente)
- Praticare in base alle capacità del proprio corpo, senza forzare la posizione, i miglioramenti arrivano col tempo e la pazienza.
- In caso di problemi fisici di qualsiasi tipo, è meglio consultare uno specialista prima di iniziare a praticare.
- Alcune posizioni (soprattutto le inversioni) sono sconsigliate per le donne quando hanno le mestruazioni.
- Le donne incinta possono praticare i primi 3/4 mesi e almeno un mese dopo il parto.
- È buona cosa non praticare attività fisiche faticose dopo gli asana.
- Non bere e mangiare subito dopo la pratica, attendere almeno 30 minuti.
Secondo gli otto rami della filosofia di Patanjali, prerequisito per fare gli asana, le posizioni dello Yoga, è seguire i principi di Yama e Niyama, indispensabili per un percorso di crescita personale.
Yama:
Ahimsa: non violenza
Satya: verità
Asteya: non rubare
Brahmacharya: consapevolezza del divino
Aparigraha: non avidità
Niyama:
Saucha = pulizia;
Santosha = contentezza
Tapas = servizio;
Svadhyaya = studio e conoscenza di sé;
Isvara pranidhana = identificazione con il divino
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